Cos'è una distorsione della caviglia?
La distorsione alla caviglia è il trauma che si manifesta con maggior frequenza, ed è caratterizzata da una lesione dei suoi legamenti. Per la conformazione anatomica della caviglia la maggior parte delle distorsioni avvengono sulla parte esterna, quando a causa di una buca, un gradino, un ostacolo il piede perde la sua superfice di contatto con il terreno e ruota verso la sua parte interna (in inversione).
Cosa fare appena si subisce una distorsione della caviglia?
Se la distorsione non è grave, la cura iniziale è la stessa per tutti.
Metodo PRICE: (Protezione, Riposo, Ice-ghiaccio, Compressione ed Elevazione). La prima cosa da fare è un bendaggio compressivo (l'ideale è una fasciatura all'ossido di zinco) e tenerla a riposo per 2-3 giorni, possibilmente in posizione sollevata. Con la caviglia a riposo sarà necessario utilizzare del ghiaccio per 20-30 minuti ogni ora. Il ghiaccio non deve essere somministrato direttamente sulla pelle, perché può causare bruciature da congelamento. Bisogna avvolgere il ghiaccio in un asciugamano o un panno umido per proteggere la pelle. Dei rimedi naturali in questi casi per riassorbire il gonfiore sono degli impacchi di argilla verde ventilata, oppure delle foglie di verza sulla caviglia prima di andare a dormire ricoperte da pellicola da cucina.
Se c'è un impossibilità a camminare o il dolore è troppo intenso sarà utile consultare l'ortopedico, o se la caviglia non migliora entro alcuni giorni.
Quali sono i sintomi di una distorsione della caviglia?
La caviglia è gonfia sull'esterno, sotto e appena davanti del malleolo (la protuberanza ossea esterna della caviglia).Una distorsione lieve, provoca solo un modesto dolore, una distorsione grave invece può impedire il cammino.
Come devo riabilitare la mia caviglia?
Se la distorsione non comporta un’impotenza funzionale nel cammino ma si presenta gonfia, calda e in certi casi con dello stravaso ematico è opportuno rimanere a riposo per un paio di giorni adottando il trattamento PRICE.
Dopo un paio di giorni per cominciare ad eliminare il dolore e a ridurre il gonfiore sarebbe utilissimo un ciclo di Tecar Terapia almeno per una settimana. In questi trattamenti verranno introdotti esercizi di mobilizzazione passiva.
Successivamente i tre obiettivi da raggiungere saranno mobilità articolare, forza equilibrio.
Il recupero del movimento e della elasticità.
Muovere delicatamente la caviglia in alto e in basso. Dopo 5, 7 giorni, iniziare le mobilizzazioni in inversione/eversione ruotando il tallone all'interno ed all'esterno.
Si dovrebbe anche cominciare a recuperare la forza e la elasticità dei muscoli del polpaccio. Un modo per farlo è quello di appoggiarsi ad un muro con il piede sano davanti a quello infortunato e piegarsi in avanti con le mani sulla parete, piegare la gamba anteriore mentre si tiene la gamba dietro dritta, con entrambi i talloni sul pavimento. Piegarsi in avanti fino a sentire una trazione delicata, e mantenere la posizione per 45''-60''. Ripetere almeno 5 volte l'esercizio. Oltre che esercizi di mobilizzazione a lettino e di elasticità è opportuno cominciare una settimana dopo l'evento distorsivo il recupero del movimento articolare e del cammino in Piscina attraverso l'idrokinesiterapia.
Il recupero della Forza.
Appena raggiunto il 60/70 per cento del movimento normale della caviglia, è possibile iniziare gli esercizi di potenziamento muscolare utilizzando una fascia elastica di gomma per la resistenza. Fissare un'estremità della fascia ad un oggetto fisso come una gamba del tavolo, e l'altra estremità a cappio intorno all'avampiede. Sedetevi con le ginocchia piegate e i talloni sul pavimento. Tirare il piede prima verso l'esterno e poi verso l'interno contro la resistenza della fascia, spostando il ginocchio il meno possibile. Tornare lentamente alla posizione di partenza.
Il recupero dell'equilibrio.
Dopo aver eliminato la componente dolorosa e aver raggiunto una forza e mobilità adeguata si può passare al recupero della stabilità e dell'equilibrio della caviglia attraverso esercizi prorpiocettivi. Utilizzando un piano instabile come una tavoletta basculante ci si posiziona in piedi su di essa. Inizialmente con un appoggio bipodalico, poi un appoggio bipodalico ma ad occhi chiusi, appoggio monopodico ad occhi aperti, appoggio monopodico ad occhi chiusi si effettuano esercizi di destabilizzazione.